mercoledì 6 aprile 2011

Pensando a "Niente, tranne la pioggia"

Cosa conta davvero, nella vita?
Un TIR corre sull'autostrada pieno di corpi a perdere. Verranno fatti a pezzi, fisicamente e moralmente, un istante dopo l'altro. Non sono coinvolti esseri umani. Italiani, brava gente. Soldi sporchi, sentimenti puliti. Ti perdi su una spiaggia d'agosto, su una piazza piena di nebbia e se non c'è un amico è la fine. Gli uomini non cambiano. Sono le donne che si accontentano, sempre. Le relazioni umane e la tettonica delle zolle. Sentirsi come un criceto su una ruota. Well she’s walking through the clouds...

Cosa metti via, davvero nella vita? E cosa butti? Cosa ti resta? E cosa sprechi?
L'odore di terra che si leva dall'orto, aroma di basilico e foglie di pomodoro.
Mettere ordine nel proprio caos. La voglia di lasciarsi cullare per sempre, con una Jolly Roger sventolante all’orizzonte e un Black Bart a chiamarti per una bevuta alla salute dei tramonti di Nevis. 
E tutti quei fottuti centimetri che ci stanno attorno, che possiamo decidere di andarceli a prendere, o lasciarli lì.
Vorrei ascoltare favole nuove, quelle che portano la promessa di un nuovo mattino. Perché se non c'è un nuovo mattino, non c'è niente.
E io non sento niente.
Niente, tranne la pioggia.


1 commento:

  1. Sì, è la nostra capacità di sentire che ci aggrappa alla vita.

    -Ere
    Un'era geologica
    un millennio
    un secolo
    il tuo soffio d'aurora
    e ritrovate foglie d'autunno
    ed è un brulicare dentro
    come nella montagnola del formicaio
    qui accanto-

    RispondiElimina